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                                                                                    MEMORIE

Caro ........, ieri mattina mi ero alzata col proposito di mantenere la promessa di scriverti le mie cazzate sulla tua "cosa". Poi ho sentito dell' impiccagione di Saddam e sono stata invasa da una collera sorda disperata e cattiva.
> Non tanto perchè provo orrore per la pena di morte ( che  niente  ha a che fare  con l'uccisione di un tiranno a furor di popolo, cosa che capisco benissimo),non tanto perchè di  vendetta  si  tratta  e non di "esecuzione", e neanche perchè la vendetta è stata consumata dai complici, e non dai complici meno colpevoli, ma proprio dagli agenti dei cosiddetti crimini di Saddam ( tra i quali nessuno,ma proprio nessuno, inserisce lo sterminio del partito comunista iracheno, cosa ben fatta, evidentemente,e non solo agli occhi  degli  anticomunisti, ma anche agli occhi dei sedicenti comunisti non violenti). Ma perchè è evidente che questo frettoloso assassinio è stato consumato per tappargli la bocca, che del resto gli era stata già tappata durante il processo (trasmettevano in video senza audio!) e violando ogni diritto della difesa.
> Come potevano gli americani e gli occidentali in genere permettere il processo della strage dei curdi, con armi chimiche fornite dagli americani, o della guerra contro l'Iran, con armi chimiche fornite dagli americani, o dell'invasione del Kwait , subdolamente permessa per scatenare la trappola ( quando Saddam sondò il terreno, gli si fece credere che agli Usa la cosa non importava - l'ho letto da fonte attendibile che purtroppo non riesco a ritrovare).Sarebbero stati dei processi all'Occidente, e la presa di distanza (perchè non sono state fatte reali pressioni contro l'esecuzione, che era nell'aria!) che adesso si prende ipocritamente da parte degli europei, degli americani "democratici", dei non violenti nostrani, del  Vaticano, nasce dal timore di passare guai se si scatena la collera degli arabi.
Che schifo sentire Bertinotti dire che "anche se si trattava di un dittatore sanguinario e violento", lui è però contro la pena di morte! Non una parola sulle responsabilità Usa!
Solo stamane alla rassegna stampa ho sentito dire qualcosa di ragionevole da Cassese, ma in modo molto molto sommario.
Se Saddam è stato un "mostro" (piccolo piccolo, in confronto ai veri mostri nostri amici), è stato creato da noi occidentali, e non starò a chiarire perchè, confido nel fatto che tu lo capisca.
Ho aspettato tutto il giorno perchè mi sbollisse la collera e tacessero "le viscere", come dici tu. Invano.
E allora, visto che "anche le viscere contano" , ti racconterò cosa hanno detto le mie.
Ho desiderato un fiume di attentati, già cominciati ma purtroppo tra sciiti e sunniti  e  non contro le truppe americane,  anche se in questo mese più di cento sono stati i morti americani in Irak.Pochi, per le mie viscere, io desidero che li massacrino e li facciano scappare a gambe levate, senza dignità, come in Vietnam, forse solo gli arabi potranno dare una lezione agli Usa e ad Israele (naturalmente soddisfatta della morte di Saddam), noi europei (di destra, di centro e di sinistra) siamo ormai troppo complici e troppo degenerati.
Saddam ha tentato, con orgoglio, di difendersi, e di accusare,al processo, e mi ha ricordato la moglie di Mao.Entrambi hanno affrontato la fine con dignità, superando di molte spanne la statura dei pigmei che hanno infierito su di loro solo quando erano stati sconfitti.E non posso ignorare che l'Irak era comunque laico, sotto Saddam, che le donne erano libere, che Bagdad era diventato un centro importante di scambi culturali di ogni genere e di convivenza civile tra sciiti e sunniti. E che il suo progetto era quello di diventare una potenza regionale per potersi scrollare di dosso il controllo e il dominio americano ( e resuscitare l'orgoglio arabo).
Oggi ci stanno provando in America latina.         
 Ci riusciranno?Non lo so, ma almeno ci stanno provando. E il punto di riferimento è stato ed è tuttora Cuba, con la sua dignità.
Che cazzo vuoi che me ne freghi, di fronte a questo, se alcuni dissidenti ritenuti pericolosi (a torto o a ragione, ma io credo a ragione, perchè i soldi americani comprano) vanno lì in carcere e se in momenti pericolosi viene eseguita qualche condanna a morte? Che ribrezzo sentire i nostri "compagni non violenti", ben adagiati nel loro benessere, che lavorano tanto ma proprio tanto per fare carriera e non cambiare quasi niente,fare le pulci a chi fa, rischiando la vita e la catastrofe!!"

Brano di una lettera inviata il 31 da Sara Dipasquale ad un amico

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